Una mattina, mentre scorrevo distrattamente il mio feed dei social media, mi sono imbattuto in un messaggio alquanto insolito.
Un vivaista sosteneva con fervore che una pianta potesse costare ben € 25,000 o più.
E sì, non stai leggendo male, parliamo di piante qui.
Intrigato, ho deciso di esplorare questa strana prospettiva.
Il vivaista in questione sembrava convinto che l’acquisto di una pianta di tale valore fosse una decisione saggia.
La sua logica era questa: se ci sono in vendita, c’è sicuramente qualcuno che ha abbastanza denaro da spendere e desidera dare libero sfogo ai propri capricci verdi.
Insomma, sembrava che il lusso fosse stato portato a un nuovo livello, e il mio giardino modesto sembrava improvvisamente molto, molto piccolo.
Mi sono trovato a chiedermi se fosse giusto spendere una fortuna per una pianta.
La risposta immediata che mi è venuta in mente è stata: “Ma certo che no.”
Tuttavia, il vivaista sembrava pensarla diversamente.
Faceva riferimento a tronconi di olivo malconci come se fossero pezzi di arte preziosa, e questo mi ha davvero fatto riflettere.
Se sei curioso di vedere questo bizzarro messaggio, l’ho condiviso nel gruppo Facebook di Giardino Futuro.
La mia reazione, in ogni caso, è stata quella di alzare un sopracciglio e mettermi comodo.
Sembrava che avessi davanti a me un’enorme truffa verde da smascherare.
La mia idea di giardino è sempre incentrata sulla modestia e sulla pazienza.
Penso che sia assurdo spendere € 25,000 per una pianta e che il giardinaggio si basi sul far crescere le piante con amore e dedizione.
Meglio non cadere in tentazione e accettare costose scorciatoie.
E poi con € 25,000 si realizza un giardino di tutto rispetto, altro che una singola pianta.
Che tipo di creature verdi erano queste che giustificavano una spesa così folle?
Ma la cosa più incredibile è che il vivaista pensava che queste costose piante potessero essere paragonate a oggetti di lusso come automobili sportive, abbigliamento di marca o gioielli.
Certo, questi oggetti vengono spesso pagati molto di più rispetto al loro valore reale, ma almeno sono realizzati con materiali pregiati e manifattura di alta qualità.
Le piante costose sembravano essere un’altra storia.
Mi ha stupito scoprire che le piante in questione erano olivi monumentali, ridotti a tronconi malconci.
Ma perché?
La risposta stava nelle operazioni che avevano subito: scavo, carico, trasporto, allevamento in vivaio come se fossero in terapia intensiva e, dopo la vendita, un altro ciclo di carico, trasporto e sepoltura.
Sì, hai letto bene, sepoltura, non messa a dimora.
Sembrava che queste piante non avessero speranze di una lunga vita, eppure non si seccavano subito.
Le piante sono creature sorprendentemente adattabili, e prima di soccombere, tentano di tutto.
Ma anche se sopravvivono, è difficile immaginare che possano mai tornare alla loro antica magnificenza, prima della brutale riduzione.
Il vivaista nel suo video garantiva che queste piante avrebbero attecchito, ma mi chiedevo quanto fosse attendibile una simile promessa.
Non potevo fare a meno di pensare che dietro a queste piante ci fosse un margine di guadagno del 50% o più.
Anche se una di esse si fosse seccata, sarebbe stata facilmente sostituibile senza rimetterci molto.
Mi trovavo dinanzi a un dilemma morale.
Tutto questo mi sembrava alquanto assurdo e poco etico.
E, purtroppo, non era un caso isolato.
Molte persone, in cerca di effetti immediati, cadono in queste trappole verdi senza rendersi conto del conto salatissimo che pagano.
Nella mia esperienza di consulente, ho spesso convinto le persone a optare per scelte più ragionate e pazienti.
Voler piantare alberi secolari nel proprio giardino sembrava un tentativo di barare con il tempo e la natura stessa.
E chiunque si trovi ad affrontare le conseguenze spiacevoli di una tale scelta deve assumersi una parte di responsabilità.
In conclusione, il desiderio di ottenere risultati immediati, il bisogno di avere tutto e subito, l’idea di mettere piante costose fuori contesto sono tutti approcci che vanno contro la natura e che prima o poi si ripresentano sotto forma di conti salati.
Nel caso delle piante fuori serie, sembra proprio che il conto debba essere pagato fin da subito.
La bellezza della natura non ha bisogno di costose etichette di prezzo per essere apprezzata.
E forse è proprio questa la lezione più preziosa che possiamo imparare dal bizzarro mondo delle piante esemplari.
Autore: Roberto Massai
Natural Garden Designer & Tutor