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Quante volte avrai sentito parlare di educazione civica, educazione artistica, educazione fisica e quante di educazione ambientale?

Non so se la scuola di oggi insegna i principi per vivere  in armonia con l’ambiente che ci circonda ma fino a poco tempo fa  li dava per scontati o venivano proprio eclissati da altre materie ritenute più rilevanti.

Eppure l’educazione ambientale è uno strumento fondamentale per sensibilizzare i ragazzi, fin dalla tenera età, ad una maggiore responsabilità e attenzione ai temi che riguardano il mondo vivente.

 

E’ di fondamentale importanza andare a stimolare nei ragazzi la consapevolezza di essere parte di una comunità, che non si basa solo sugli esseri umani ma che comprende anche tutti gli altri esseri viventi.

Ti sarà capitato di sicuro di sentire dire a tuo figlio, o nipote, di non aver fatto lezione in classe  ed essere uscito dalla scuola.

A fare cosa nel giardino della scuola?

Forse a creare un orto didattico?

Cosa ci sarà mai da apprendere dalla realizzazione di un semplice orto?

 

Tanto per cominciare molti ragazzi non sono neppure a conoscenza della provenienza del cibo che trovano ogni giorno sopra la tavola.

Per tanti al cibo provvede la grande distribuzione, ignorando perfino i tempi e metodi per coltivare e allevare, necessari perché tanti prodotti si trasformino in alimenti da consumare ogni giorno.

 

Ormai in molte scuole si insegna l’educazione ambientale come materia di studio.

 

Addirittura i bambini vengono coinvolti in progetti di riciclaggio ed eco sostenibilità per far capire loro, attraverso attività pratiche, l’importanza delle risorse che utilizzano tutti i giorni, oltre ai modi per evitare lo spreco.

Forse il tuo bambino ti avrà raccontato di aver progettato un orto negli spazi intorno alla scuola.

E’ in questo modo che impara piantare i semi e vederli trasformare in piante.

Così inizia ad osservare la natura, con i suoi ritmi lenti e il ciclo delle stagioni, dell’ acqua e della vita.

 

Fare l’orto permette di avvicinare i bambini ai temi della biodiversità, della stagionalità, della ciclicità degli esseri viventi, della cura del suolo, il valore del cibo e quanto sia importante non sprecare alcuna risorsa primaria.

Ma tutto questo non basta se fatto solo a scuola.

 

Bisogna che anche tu, genitore, nonno, zio continui questo processo anche a casa.

Puoi continuare a stimolare la manualità del tuo bambino sperimentando e sviluppando nuove abilità e attitudini.

Scoprire il mondo delle piante, fare esperienze concrete sul campo potranno rivelarsi rilassanti e, al tempo  stesso, istruttive.

 

Nell’odierna società i bambini vivono molto lontano dalla natura.

 

Per lo più stanno davanti alla Tv e al computer, quando invece il loro vero bisogno sarebbe di vivere la natura.

Molti genitori limitano i contatti con il mondo naturale per eccesso di protezione, pensando di limitare i rischi di incidenti e le malattie.

Animali, piante e la stessa terra suscitano in molti senso di repulsione e disgusto.

 

Così la natura che molti bambini conoscono è abbastanza ristretta ai fiorellini nei prati, ai soli animali domestici, quando invece è un insieme di tante altre cose.

E’ tuo compito fargliele conoscere e apprezzare.

Non possiamo sperare solo nella scuola.

 

Già all’inizio dello secolo scorso Maria Montessori aveva intuito il legame che esiste tra infanzia e natura, cogliendone le immense potenzialità educative.

Perché non continuare ciò che viene iniziato a scuola?

 

Con poco puoi organizzare un orto didattico a casa, coinvolgendo i bambini.

 

Basta un piccolo spazio del giardino da mettere a loro completa disposizione, dove possano sperimentare e ottenere i primi entusiasmanti risultati.

Puoi utilizzare anche uno spazio per fare il compost o allevare i lombrichi e capire come quelli che in tanti considerano rifiuti, possono invece diventare risorse preziose.

Se hai modo, recupera da qualche tettoia l’acqua piovana da destinare all’irrigazione e così farai capire che la sostenibilità parte dal recupero e dalle scelte che facciamo, se fatte con consapevolezza e lungimiranza.

Per tuo figlio sarà un’esperienza incredibile, un’educazione che rimarrà per l’intera vita, fatta del solo esempio e che potrà condividere a sua volta.

L’orto didattico è uno strumento prezioso per sviluppare la consapevolezza dell’importanza di un’agricoltura sana e sostenibile, per noi e per il nostro pianeta.

 

L’auspicio è che le nuove generazioni imparino a coltivare, oltre che le zucchine, la lattuga e i pomodori, anche il senso del rispetto per la natura e l’ambiente, in modo più spiccato dei loro predecessori.

Se hai un fazzoletto di terra, o semplicemente un balcone da allestire con vasi e contenitori, puoi davvero lasciare un segno.

Pianterai semi, che, per l’educazione dei tuoi figli, porteranno frutti davvero generosi.

 

Autore: Roberto Massai

Giardino Futuro - Roberto Massai Natural Garden Designer, Arboricoltore, Giardiniere.

Natural Garden Designer & Tutor

 

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