Perché sentiamo l’irrefrenabile bisogno di stare a contatto con la natura?
Pensa a tutti quei momenti di gioco e relax della tua vita.
Quanti sono avvenuti all’aperto, in contesti naturali?
Anche nei momenti più difficili la natura sa dare il suo conforto.
Durante il lock down c’era chi non aspettava altro di poter portare il cane a fare un giro e sentire il sapore di libertà.
E adesso che sembra essere tutto normale, ti senti davvero libero?
Se da un lato la tecnologia risucchia la nostra energia, solo la natura ha il potere di restituirla.
Hai mai sentito il bisogno di sensazioni autentiche?
Magari, dopo un intero giorno con gli occhi incollati ad uno schermo, avrai provato una strana stanchezza alla testa, che si espandeva al resto del corpo.
Un intero giorno a sedere, senza durare fatica e ti senti comunque a pezzi.
Poi ti fai due passi fuori tra gli alberi, stacchi il cervello e dopo poco ti senti un’altra persona.
Gli smartphone, i social sono utili, ma creano dipendenza.
Forse, pensando di fare bene, stiamo oltrepassando il limite senza neppure accorgercene.
I nostri dispositivi sono ormai parte integrante delle nostre vite.
Forse ne sei già a conoscenza: i nostri telefoni, la televisione e altri strumenti elettronici si alimentano con la nostra energia.
Come fa la natura a richiamarci a sé in modo così intenso?
Noi esseri umani, abbiamo un bisogno innato, ereditario ed inconscio, di avere un legame diretto e constante con la natura.
A questa esigenza viscerale è stato dato un nome: biofilia
A teorizzarla è stato il grande ecologo Edgar O. Wilson.
Lo stesso che ha introdotto il termine biodiversità.
Wilson definisce la biofilia come:
“la tendenza innata dell’uomo a concentrare il proprio interesse sulla vita e sui processi vitali”.
Lo facciamo anche senza rendercene conto.
E’ la natura a richiamare l’uomo o l’uomo che, suo malgrado, ricerca la natura, perché non potrebbe sopravvivere altrimenti?
Possibile che la natura sia la nostra linfa vitale?
E se la natura stesse all’uomo come l’energia del sole sta alle piante?
Hai mai avvertito, in contesti naturali, un flusso di sensazioni positive che attraversano la mente e la rigenerano?
Di recente ci stiamo accorgendo, causa lo stile di vita frenetico e logorante, che la natura ha dei poteri impagabili nel farci azzerare lo stress e ritrovare l’attenzione per le cose che contano davvero.
La natura rappresenta quell’energia che, inglobata dal nostro corpo mediante i nostri sensi, produce benessere.
Nello stesso modo in cui l’energia del sole viene inglobata dalle piante per vivere e farci vivere.
E Cos’è il benessere?
L’Oxford Dictionary dà questa definizione: il benessere è uno stato armonico di salute, di forze fisiche e spirituali.
Una condizione di prosperità garantita da un ottimo livello di vita e da vantaggi equamente distribuiti.
Perché ci sia benessere occorre nutrire al meglio sia il corpo, sia la mente, sia lo spirito.
E’ questo il vero elisir.
Tendiamo d’istinto e con tutte le nostre forze alla sopravvivenza.
Sia in situazioni estreme, sia nella normalità di tutti i giorni.
Potresti pensare che per stare bene basti tenere alla larga la malattia.
Quando invece la salute si mantiene con le abitudini che hai nel quotidiano.
Il segreto e la difficoltà, al tempo stesso, stanno nel trovare il giusto equilibrio.
La natura è la migliore alleata tu possa avere.
E poi avercela a portata di mano ogni volta che vuoi, subito fuori dalla porta di casa.
Se sai rallentare, accantonando il superfluo, potrai ritagliare sempre più momenti da passare in giardino, nell’orto, a fare delle escursioni immerso nella natura.
La prossima volta che ti senti stressato o scarico, spengi tutto, vai in giardino e accendi i sensi.
AUTORE: Roberto Massai
Natural Garden Designer & Tutor