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L’idea del “giardino a bassa manutenzione” sembra essere diventata un concetto radicato nella nostra società.

Non sappiamo se sia stato creato in risposta a una domanda specifica o se sia nato per sfruttare le esigenze del mercato, scherzandoci su.

Ma partiamo dalle basi: cosa significa “manutenzione” in riferimento al giardino?

 

Per manutenzione si intende il tenere in buono stato qualcosa, effettuando le operazioni necessarie per mantenerlo efficiente e funzionale.

Si parla di edifici, strade, macchine, impianti, ma mai di esseri viventi.

Non viene menzionato nulla riguardo a ciò che è vivo, come il mondo vegetale.

Hai mai sentito parlare di fare manutenzione al proprio cane?

Sarebbe strano, vero?

Pensare al giardino come qualcosa da “mantenere” è un errore fin dall’inizio.

Significa privare di vita tutto ciò di cui dipendiamo per sopravvivere: le piante e la terra.

In effetti, potremmo considerarlo come uno dei più grandi paradossi della storia moderna.

 

Il distacco dell’uomo da ciò da cui dipende e da cui proviene è sicuramente una delle cause di questa enorme incomunicabilità.

Penso che uno dei motivi per cui ho iniziato a progettare e realizzare giardini sia proprio quello di cercare di riavvicinare le persone alla natura attraverso il punto d’incontro tra la creatività umana e la terra: il giardino.

Ma veniamo al punto.

 

Il concetto di “giardino a bassa manutenzione”.

 

La manutenzione e il giardino non possono coesistere per i motivi che ho spiegato.

“Bassa manutenzione” viene sempre tradotto come “oh, che bello, mi posso dimenticare del giardino”.

Chi vende un giardino “a bassa manutenzione” sta vendendo un sollievo.

Chi lo compra si sente sollevato da qualsiasi responsabilità, felice e consapevole che il giardino neonato si prenderà cura di sé, qualunque cosa accada.

Il giardino richiede comunque un minimo di impegno, competenze, attenzioni e risorse economiche, sempre.

E soprattutto, come fosse un bambino, nei primi anni di vita.

 

In molti giardini e parchi famosi, che compaiono in riviste e libri tematici,  forse si raggiunge uno dei massimi livelli di manutenzione al mondo (decine di giardinieri ci lavorano ogni giorno).

Anche laddove si utilizzino piante resistenti alle malattie e perfettamente adattabili al luogo, abbiano ridotto al minimo l’uso del prato tradizionale grazie alle piante tappezzanti, si sia investito molto nella preparazione del terreno e nell’irrigazione,  si devono sempre fare i conti con la mancanza improvvisa d’acqua a causa di siccità sempre più frequenti, i danni causati da nevicate e gelate occasionali.

E che dire della corretta potatura per massimizzare le fioriture o mantenere i portamenti, l’usura degli elementi costruiti dall’uomo come l’impianto d’irrigazione o le pavimentazioni, l’uso di prodotti naturali al momento opportuno e nella giusta misura, la sostituzione di piante morte per varie cause, la gestione della sostanza organica e del pacciame, senza dimenticare le normali operazioni di taglio del prato, rimozione delle foglie, gestione delle spontanee, preparazione di nuove aiuole e altro ancora.

 

Per fortuna è possibile progettare e realizzare un giardino che tenga conto delle limitate risorse ambientali e delle tue capacità economiche.

A patto che accantoni quei modelli di giardino impeccabili che trovi in giro.

E, comunque, dovrai sempre relazionare con organismi viventi in costante mutamento, spesso di breve durata,  soggetti alle malattie e agli stress ambientali.

Proprio come noi.

 

Se desideri che il tuo giardino richieda poco impegno occorre che sia ispirato alla natura che lo circonda, che sia coordinato con i cicli stagionali e che cresca con la massima libertà possibile.

E per avere risultati soddisfacenti  serve molta consapevolezza e conoscenza.

La prima puoi svilupparla nel tempo, anche solo seguendo i contenuti che pubblico.

Per la seconda, forse ti merita farti seguire da chi già ce l’ha.

 

 

Autore: Roberto Massai

Giardino Futuro - Roberto Massai Natural Garden Designer, Arboricoltore, Giardiniere.

Natural Garden Designer & Tutor

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