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Quante volte, andando in giro per una città, ti è capitato di vedere pareti ricoperte di piante o, affacciandoti al balcone, tetti verdi?

Ebbene si tratta di quello che viene chiamato “verde tecnologico”, ossia idee in verde che poggiano su vere e proprie strutture apposite.

Lo scopo di queste tecniche è quello di rendere sempre più sostenibile, sia da un punto di vista ambientale, sia economico, il tentativo di fondere il mondo vegetale con quello urbano, antropizzato.

 

I vantaggi che derivano da queste soluzioni sono molteplici, anche se occorre stare molto attenti a non cadere in mode effimere e passeggere.

Per ottenere il meglio da questi sistemi è doveroso conoscere tutte le alternative nei minimi dettagli e affidarsi a persone esperte e competenti, sia nelle fasi preliminari, sia al momento del realizzo e nella successiva gestione.

 

Le pareti verdi.

 

Sul fronte del verde verticale i tecnici si sono sbizzarriti, facendo a gara nell’ideare la soluzione più ingegnosa.

In molti casi si tratta di strutture portanti o ancorate alle pareti alle quali sono fissate delle nicchie per contenere le piante con il relativo substrato.

In questi casi il sistema di irrigazione è d’obbligo, come pure la possibilità del recupero dell’acqua in eccesso.

 

I maggiori vantaggi sono la componente estetica e l’isolamento termico delle strutture.

Le piante riescono a schermare bene dai raggi solari. 

Di contro c’è da dire che in simili condizioni molte piante finiscono per avere vita breve  rendendo necessaria un’assidua manutenzione, con le dovute sostituzioni.

 

Se consideri che ogni intervento deve essere svolto in altezza, gli attrezzi o tecniche necessarie per operare in sicurezza finiscono per incidere abbastanza sui costi da sostenere.

Anche il ricambio stagionale della vegetazione con rilascio di foglie e rametti secchi può generare molti fastidi.

Una soluzione più funzionale ed economica ci viene offerta, come al solito, dalla natura.

 

Come ben saprai, esiste una moltitudine di piante rampicanti che sono ottime per ricoprire, in totale autonomia, pareti o strutture.

Hanno bisogno solo del tempo necessario a diffondersi nelle varie direzioni.

Le case con pareti ricoperte di edera o vite americana sono classici esempi.

 

In molti si oppongono a queste soluzioni, pensando che le piante possano fare chissà quali danni ai fabbricati.

Dipende molto da quanto è assidua la manutenzione necessaria.

Se metti a dimora poche piante, distendi bene i tralci principali in ogni direzione, hai la pazienza di aspettare che crescano e coprano tutto, senza però troppi accavallamenti o affastellamenti, il lavoro necessario al mantenimento si ridurrà ai minimi termini.

 

Tutt’altra situazione potresti avere con i sistemi che ti ho accennato prima, che necessitano di un grande investimento iniziale per la struttura portante e i materiali necessari.

Abbinando una grande quantità di piante diverse potrai avere effetti scenografici degni di un pittore, ma le piante così allevate sono comunque destinate a vita breve.

Se devi abbellire una piccola parete, anche solo per un evento temporaneo, queste soluzioni tecniche sono perfette.

Se però il tuo obiettivo è la copertura delle pareti a scopo termico, oltre che estetico, la soluzione migliore è quella di mettere a terra piante rampicanti.

 

Per i tetti verdi il discorso cambia.

 

Anche questa tecnica permette di creare un giardino fruibile laddove ci sarebbe stata una triste impermeabilizzazione, al massimo ricoperta di ghiaia.

Anche per i tetti verdi la coibentazione termica è molto efficiente.

Hanno anche un altro aspetto da tenere ben presente.

Con la copertura a verde riesci a frenare l’acqua piovana, in parte trattenendola nel substrato e per il resto facendola defluire molto più lentamente, rispetto a una copertura classica.

 

Nel tetto verde le criticità riguardano quanto la struttura può sostenere, che dovrà essere valutato da un tecnico competente e l’impermeabilizzazione che rimane sotto al substrato dove saranno messe a dimora le piante.

Prima di coprire tutto e piantare, è fondamentale essere certo della tenuta stagna del tetto, coprire l’impermeabilizzazione con un materiale antiradice, predisporre un sistema che lasci defluire l’acqua in eccesso con i tempi più ottimali e infine utilizzare un

substrato idoneo ad ospitare le specie prescelte e non caricare troppo la struttura.

 

Sembra facile e molti si improvvisano.

Dopo pochi anni sono dolori.

 

Si, perché un giardino dove qualcosa è andato storto si rimedia facilmente.

Sopra un tetto verde se l’acqua non viene regimata nel modo corretto o, peggio, iniziano le infiltrazioni a rovinare cosa sta sotto, occorre smantellare tutto e ripartire dall’inizio.

E siccome i prezzi al metro quadrato sono elevati, meglio spendere bene una volta per tutte e non rimetterci le mani.

O quanto meno, fatti garantire la buona riuscita del tutto dall’impresa alla quale ti rivolgi.

 

Se tutto va per il verso giusto, penso non ci sia niente di più azzeccato di un giardino sul tetto di un palazzone, di un condominio.

Un giardino che può essere fatto anche in tutta semplicità e ospitare piante per gli insetti, per gli uccelli, piccoli frutti e ortaggi commestibili e molto altro.

 

Pensa come sarebbe bella una città con i tetti tutti fioriti.

 

Da Google Heart sembrerebbe di vedere una campagna quando invece sotto c’è una intera città.

Il filtraggio dell’aria, dagli inquinanti, ne gioverebbe, anche se il beneficio maggiore riguarderebbe sempre e comunque la gestione dell’acqua piovana.

I sempre più frequenti fenomeni delle cosiddette “bombe d’acqua” sono causati da eventi meteo estremi e pure le costruzioni, le pavimentazioni, le strade contribuiscono ad amplificare gli effetti dirompenti.

 

Se hai poco terreno da destinare a giardino ricorda che puoi sfruttare ogni parete come supporto e  la copertura del tuo edificio, soprattutto se non è troppo inclinato.

Ti raccomando solo una cosa: non improvvisare e assicurati che le persone che si occuperanno delle tue opere siano davvero esperte in materia, prima di affidare loro la tua casa.

 

Autore: Roberto Massai

Giardino Futuro - Roberto Massai Natural Garden Designer, Arboricoltore, Giardiniere.

Natural Garden Designer & Tutor

 

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