Vuoi realizzare il tuo giardino e non sai quali e soprattutto quante piante metterci?
Forse hai il timore che possano restare spazi vuoti?
Già dal progetto puoi vedere come, in genere, ogni singolo spazio sia ben riempito e colorato.
Nella pratica tutto questo si concretizza ancora meglio.
Così ti affanni a comprare piante su piante per avere subito un giardino bello pieno.
Questo è un comportamento molto comune che potrebbe essere riferito a quello che i latini chiamavano “horror vacui” cioè il timore del vuoto.
Si tratta di un sentimento che ti porta a riempire il più possibile ogni spazio disponibile.
Questo sentimento ha influenzato fin da tempi antichi, l’arte, la filosofia e pure la fisica.
Dai tempi di Aristotele fino ad arrivare a Galileo Galilei si sosteneva che la natura rifulge il vuoto in quanto tende a riempire costantemente ogni spazio disponibile..
Se da un lato è vero che la natura tende a non lasciare mai scoperta le terra, a meno che non sia deserto, a livello cosmico il vuoto predomina.
Se pensi allo spazio tra i pianeti, le stelle e le galassie, intercorrono distanze abissali di vuoto cosmico.
Addirittura nel caso dei buchi neri si arriva perfino a parlare di antimateria, o di multiverso e dimensioni parallele.
Concetti questi che per la nostra conoscenza ancora sono fuori portata e fanno venire le vertigini.
Una cosa comunque è certa: il vuoto ha una rilevanza come ce l’ ha il pieno.
Anche in giardino è importante ricordarsi che i vuoti sono importanti per creare effetti prospettici, giochi di luci e ombre, di chiaro e scuro regalando profondità e importanza a determinati elementi.
Inoltre i vuoti lasciati in fase iniziale sono fondamentali per la crescita future delle piante messe a dimora.
Se da un lato è vero che le piante tendono a colonizzare in fretta gli spazi vuoti, è anche vero che per farlo hanno bisogno che questi spazi ci siano.
Altrimenti il rischio è che, non trovando dove crescere, si trovino in concorrenza tra loro per accaparrarsi la giusta quantità di luce solare per vivere e può succedere che crescano tutte, in modo filato, nell’unica direzione a loro consentita: verso l’alto.
Se quindi ti trovi a realizzare il giardino con un numero elevato e un assortimento imprecisato di piante, il risultato nel tempo sarà meno gradevole di quanto ti sei prefissato.
Succede anche in casa con armadi, mensole e scaffali.
Se poi ogni tanto non fai un po’ di pulizia, puoi immaginare come vada a finire.
Anche in giardino, se le piante incominciano ad affollarsi e darsi noia, occorrerebbe fare una cernita e sfoltire un po’.
Peccato che dispiaccia tagliar via piante in cui hai investito tempo e risorse.
In casa, come in giardino, la semplicità è più gestibile del caos, anche se non è così banale da realizzare e mantenere.
Invece nel momento in cui progetti il tuo giardino, potresti preoccuparti di trovare tante piante, di diverse specie, che vengono piantate in ogni angolo affinché ogni spazio sia occupato.
Se poi si secca una pianta, cosa che può succedere benissimo, come ti comporti?
Ce la fai a convivere con quel vuoto o provi a colmarlo subito con una degna sostituta?
E via, di corsa al primo vivaio disponibile.
Tutto questo succede perché dimentichi che le piante crescono.
Ben presto alcune invaderanno lo spazio di quelle vicine, entrando in competizione per luce, aria e acqua.
Qualche albero, crescendo, comincerà a fare ombra a piante che avrebbero preferito stare a pieno sole.
Anche l’irrigazione potrebbe essere difficoltosa nel momento in cui metti vicine piante con esigenze idriche opposte, basandoti invece solo su personali canoni estetici.
Un giardino ricco di piante, tanto da sembrare un orto botanico, equivale spesso ad un giardino pieno di errori.
Ci sono piante che crescono in fretta, raggiungono altezze importanti e non amano avere altre piante intorno.
Ci sono piante che crescono in fretta ma che hanno vita breve.
Ci sono piante che hanno bisogno di terreno sabbioso, altre roccioso, altre ricco di humus.
Di conseguenza alcune devono essere innaffiate più spesso di altre.
Molte odiano il ristagno idrico.
Per non parlare poi dell’accozzaglia di colori dei fiori e tessiture delle foglie.
Le semplicità è tutto in giardino e al tempo stesso difficile da realizzare.
Fare accostamenti elaborati e complessi non è alla portata di tutti.
Ecco quindi la necessità di progettare un giardino in maniera intelligente e con lungimiranza, calcolando lo spazio disponibile, scegliendo le piante giuste da disporre alla giusta distanza.
Senza essere ossessionati dagli spazi vuoti da colmare.
A questo ci penseranno le stesse piante nel corso del tempo.
Quando progetti il giardino, considera di spaziare le piante in base al loro ingombro massimo che avranno raggiunto dopo diversi anni.
Mettendo piante piccole, ti potrebbe sembrare di avere un giardino un po’ scarno.
In quel caso potrai andare a riempire con piante erbacee o pioniere a crescita veloce e vita breve.
Queste ti garantiscono svariati benefici:
-appagheranno l’occhio andando a soddisfare il tuo “horror vacui”
-limiteranno l’insorgere di erbe spontanee e risparmierai lavoro di pulizia
-rilasceranno sostanza organica con le loro foglie, una volta cadute
-limiteranno l’erosione per pioggia battente in caso di bombe d’acqua, soprattutto per terreni in pendenza
-ombreggeranno le radici delle piante principali durante l’estate, facendoti risparmiare acqua.
Come avrai capito la soluzione più vantaggiosa è quella di piantare meno piante e attendere la loro crescita, investendo le tue energie sulla manutenzione dei primi anni.
Se invece non ce la fai a vedere spazi vuoti e vuoi un giardino bello gremito fin da subito, puoi farlo a condizione che utilizzi le piante più indicate.
Altrimenti, dopo poco tempo, ti troverai a dover badare piante ingestibili e dover sacrificare qualcosa, con spreco di tempo e di risorse.
Anche in giardino vale il detto: “ chi ben comincia è a metà dell’opera”.
Solo che, in giardino, la partenza sta nella mente, nella visione, nella conoscenza.
Se in giardino improvvisi e poi esageri, potresti pagarne le conseguenze nel tempo.
Conviene affidarti ad un esperto che sappia consigliarti sulle scelte da fare prima di iniziare i lavori, piuttosto che dopo per risolvere i problemi derivanti da scelte sbagliate ormai compiute.
Autore: Roberto Massai
Natural Garden Designer & Tutor