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Ah, i lombrichi. Teneri, laboriosi, e… vulnerabili.

Una mattina mi sono svegliato e ho scoperto che un tasso aveva fatto festa nella mia compostiera fai da te.

E sai cosa aveva mangiato?

Non le bucce di banana, no no. I lombrichi stessi.

Un banchetto a base di proteine fresche.

La lezione che ho imparato?

Anche i lombrichi hanno bisogno di protezione.

Ho aggiunto un altro pallet sopra la compostiera, creando una barriera impenetrabile per qualunque ospite non invitato.

 

E qui viene il bello: non sono solo i tassi che devi tenere alla larga.

Anche gli insetti, che pure fanno parte dell’equazione, devono essere controllati.

Sai quei piccoli animaletti che vedi gironzolare intorno ai rifiuti?

Loro fanno parte della squadra, aiutando nel processo di decomposizione.

Ma attenzione, non devono avere il monopolio del compost.

 

Cosa mangiano i lombrichi? Guida allo chef compostabile

“Ok, ma che diavolo mangiano questi lombrichi?” – ti chiederai.

Bene, come ogni essere vivente, anche i lombrichi hanno i loro gusti.

Adorano la roba putrida: bucce di frutta, scarti di verdura, fondi di caffè, bustine di tè…

Perfino quelle bucce d’arancia, che di solito pensiamo siano troppo acide, possono essere messe nel mix.

Attenzione però: non buttare tutto nel mucchio alla rinfusa come in una discarica.

Prima di far banchettare i tuoi lombrichi con gli scarti più fibrosi come erba o foglie, lascia che queste cose facciano un po’ di “riscaldamento” in una zona separata.

Sì, proprio come la tua auto d’estate che si surriscalda se la lasci sotto il sole per troppo tempo, anche il compost ha bisogno di stemperarsi prima di essere dato ai lombrichi.

 

Lombrichi felici, giardino felice

Dopo che il materiale ha avuto il suo bel momento di fermentazione, è il momento di fare la magia.

Con una piccola forca (mica ti serve un trattore, stiamo parlando di una compostiera casalinga), trasferisci il tutto nel compartimento dei lombrichi.

E ricorda, come in ogni buona relazione, l’umidità è essenziale.

Se il compost si secca, i tuoi piccoli amici ne soffriranno.

Innaffia regolarmente il tutto e vedrai che  i lombrichi saranno così attivi che ti sembrerà di aver messo loro le ali (metaforicamente, eh!).

Ah, e se vuoi fare proprio il furbo, prova ad aggiungere qualche dolcetto.

Non ci credi?

I pezzi di cocomero sono irresistibili per i lombrichi.

Roba da fare concorrenza a qualsiasi buffet di Las Vegas.

Oro nero: l’humus di lombrico

Ora, la parte migliore: il risultato finale.

In meno di un anno, grazie a questa piccola opera d’arte fai-da-te e agli scarti della tua cucina, produrrai una quantità di humus che farà invidia a qualsiasi negozio di giardinaggio.

E sai quanto costa l’humus di lombrico?

Tanto. Davvero tanto.

Stai letteralmente creando ricchezza dal nulla, o meglio, dai rifiuti.

Ogni grammo di humus è oro per le tue piante, che ne ricaveranno nutrimento e vitalità, e per te che risparmi senza dover più comprare costosi fertilizzanti chimici.

Sostenibilità: non è solo una moda, è una necessità

Ma c’è di più: non stiamo parlando solo di risparmio economico.

Qui si tratta di ridurre l’impatto ambientale, di fare un favore al pianeta e di riappropriarci di tecniche antiche che, guarda un po’, funzionano ancora alla grande nel nostro mondo ipertecnologico.

Pensaci: perché buttare via i rifiuti quando puoi trasformarli in qualcosa di utile?

Non è questo, alla fine, il vero spirito del giardinaggio sostenibile?

Quindi, caro amico, la prossima volta che guardi una buccia di mela o un pezzo di foglia secca, fermati un attimo.

Non è solo spazzatura.

È una risorsa preziosa, una piccola parte di un ciclo più grande.

E con la tua lombri-compostiera fai-da-te, puoi essere al centro di questo ciclo, trasformando i rifiuti in qualcosa di davvero prezioso per il tuo giardino e per il nostro pianeta.

 

Alla prossima avventura verde, e ricorda: i lombrichi sono i tuoi migliori amici.

Trattali bene.

 

Ps: Ho realizzato anche un video corso dedicato alla produzione di humus.

Se vuoi approfondire e metterlo in pratica, scrivimi via email e ti riserverò uno sconto generoso.

 

 

 

Autore: Roberto Massai

Giardino Futuro - Roberto Massai Natural Garden Designer, Arboricoltore, Giardiniere.

Natural Garden Designer & Tutor

Giardino Futuro - i 10 fondamenti del giardinaggio sostenibile

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